martedì 29 luglio 2014

Bici e bus: se saran rose... (nel frattempo la ciclabile di via venti è utile o no ?)

La Commissione Trasporti della Camera in sede referente ha approvato il progetto di legge delega per la riforma del Codice della Strada che prevede alcune novità interessanti per i ciclisti urbani.
Ricordiamo che il progetto verrà comunque discussso dalla Camera, probabilmente in autunno, potrà quindi subire ulteriori modifiche.
La principale novità riguarda l'apertura delle corsie preferenziali alle biciclette.
Ricordiamo che attualmente le corsie preferenziali sono riservate a Bus ed altri veicoli pubblici (taxi ed auto di servizio) e quindi vietate al transito delle biciclette.

Molte le voci favorevoli, poche le voci contrarie dal mondo dei ciclisti urbani.
Le posizioni si possono così riassumere:
Favorevoli: uno spazio in più per le bici, ogni iniziativa che aiuti la ciclabilità è comunque positiva,
Contrari: bici e bus sono veicoli con caratteristiche troppo diverse, la convivenza rischia di essere pericolosa per i ciclisti.


Ragionando senza aver letto il testo della modifica (farò il possibile per trovarlo nei meandri della documentazione della Camera...), credo che nel complesso l'iniziativa sia positiva, anche se la sua applicazione pone alcuni problemi.
Infatti, la critica mossa dai contrari si fonda su un argomento inequivocabile: bici e bus sono mezzi con caratteristiche opposte per volume, massa, peso e manovrabilità - di questo bisogna tenere conto.
In particolare, proprio il volume fa sì che il conducente di bus goda di una visibilità inferiore (sia posteriore che laterale).
In alcuni paesi la convivenza è stata sperimentata con risultati positivi, a patto di:
1) ampliare comunque le corsie preferenziali, perchè i bus possano sorpassare in sicurezza le bici, se necessario,
2) adottare un'adeguata formazione degli autisti, soprattutto per quanto riguarda l'esecuzione di sorpassi "sicuri" e l'attitudine ad interagire con un tipo di mezzo (la bicicletta) che ha velocità e manovrabilità diversa.
Con queste attenzioni, e nei tratti di percorrenza in cui le fermate dei bus sono vicine, la convivenza tra questi mezzi non sembra aver creato enormi problemi.

Per capire, in concreto, di cosa stiamo parlando, vediamo qualche esempio e diamo qualche voto.
In Corso Europa/ Corso Gastaldi, ci pare difficile una concreta convivenza:


La corsia dei bus a scendere è stretta e delimitata da separatori di corsia su cui i bus non possono salire, ciò significa che l'autobus sarebbe costretto a rallentare dietro al ciclista perchè il sorpasso sarebbe estremamente pericoloso. Inoltre la discesa e la presenza di fermate piuttosto distanziate fa sì che gli autobus raggiungano velocità elevate.
VOTO: 4



In Corso Buenos Aires (direzione centro) si presenta una situazione un pò meno pericolosa, ma anche qui la convivenza sarà difficile. La corsia è abbastanza stretta e, pur non essendo chiusa dai delimitatori, in caso di sorpasso del bus spingerebbe quest'ultimo ad "invadere" seppure di poco il senso di marcia contrario.
L'aspetto positivo sarebbe invece che si avrebbe una nuova direttrice rapida verso il centro dalla zona Tommaseo, inoltre con semafori e fermate abbastanza ravvicinati, la velocità dei bus non è elevata. VOTO: 6 -- 


Infine, veniamo a Via XX Settembre.
Per quanto riguarda la corsia a salire, la modifica del codice sarebbe una benedizione perchè aprirebbe una nuova strada alle bici. Va detto che già oggi i ciclisti percorrono in salita la via, correndo il rischio 1) di essere multati 2) dii trovarsi nei pasticci in caso di sinistro...
Comunque, la corsia bus è abbastanza larga da consentire un sorpasso "sicuro" e non vi sono limitatori di corsia.

A questo punto, però ci chiediamo se abbia ancora senso creare una corsia per bici (la tanto discussa ciclabile di Via XX Settembre) quando il nuovo codice consente di usare la preferenziale...?
VOTO: 7


Nessun commento: