lunedì 28 luglio 2014

[repost] Per chi sono disegnate le nostre città...

Qualche tempo fa ho avuto il piacere di rivedere su Youtube un'inchiesta di Report sull'auto: vi consiglio di guardarla, il titolo è "L'auto permettendo". Pur essendo datata 2010, nulla è cambiato da allora.




I dati che vengono forniti sono davvero impressionanti.

Proprio ispirato da quell'inchiesta e dalle recenti esperienze con il passeggino aveva scritto un post sul forum di bicipieghevoli.net che riposto perché sempre attuale. Il medesimo discorso vale anche per le bici che come pedoni, passeggini, portatori di handicap etc... sono utenti "deboli" delle nostre strade.

"Da neo-papà il sabato e la domenica (quando il meteo lo consente) porto a spasso mia figlia con il passeggino, in quella che spesso diventa un'esperienza frustrante (per me, non per lei...).
Non appena varco la porta di casa tutto ciò che mi circonda è assolutamente inospitale perchè disegnato, progettato, studiato ed adattato esclusivamente per rendere la vita meravigliosa alle auto, di certo non alle persone, men che meno a quei soggetti ancora più deboli come neonati, bambini, anziani, portatori di handicap. Diciamola tutta: se fossi un'auto vorrei vivere in Italia. Qualche esempio.
I marciapiedi vengono ridotti a dimensioni lillipuziane per aggiungere una carreggiata stradale, chisssenefrega se pedoni e passeggini devono camminare rasenti al muro nel traffico. Spesso il marciapiede ti molla in una terra di nessuno, in mezzo alla via, senza attraversamento, con attraversamento posizionato in mezzo ad una curva o comunque in una posizione in cui col passeggino devi pregare ed attraversare di corsa... è evidente che chi ha disegnato quella via l'ha fatto su un pezzo di carta alla bell'e meglio in un comodo ufficio tecnico...
Per imboccare le strisce pedonali spesso ti tocca fare lo slalom tra i parcheggi, col risultato che per fare 100 metri finisci col girare mezzo quartiere...spesso bisogna "pianificare" prima da quale lato di strada è meglio passare perchè poi laggiù non passi, o ci son le moto, o il marciapiede finisce nel nulla o c'è un cantiere mezzo aperto, ma devi saperlo 200 metri prima se no ti tocca tornare indietro...
Ovviamente gli altri utenti della strada che vedono un passeggino sul ciglio spesso non si fermano, talvolta accelerano pure cosicché sia chiaro che "non ho la minima intenzione di farti attraversare perchè il tempo è denaro e tu mi stai facendo perder tempo, togliti di lì che devo passare...."
Delle volte penso che se dovessi portare il sommergibile Toti a casa forse farei meno fatica...e di certo sarebbe meno pericoloso  :o
Il parchegggio non è più selvaggio, è semplicemente ovunque ci sia un metro libero, chissenefrega se mi devo sollevare il passeggino tipo maciste, son affari miei, la colpa è mia che non ho caricato mia figlia in auto per fare 300 metri da qui a là, ma ho addirittura preteso di andarci a piedi...
Ovviamente i marciapiedi sono più "marciatank" nel senso che dovrei montare sospensioni a ruote indipendenti ed assicurare mia figlia con cinture speciali ...tanto son malridotti, pieni di buche.
Oramai tutto il nostro mondo è disegnato per le auto, non per noi, e nemmeno ce ne accorgiamo più, naturalmente i soggetti deboli sono quelli che più di altri ne patiscono le conseguenze.
Ecco, secondo me l'unico modo per uscirne (oltre a far aprire gli occhi a chi ci sta intorno) è di ri-disegnare le città a misura NOSTRA non loro !
Non c'è altro modo per fare rallentare il traffico nei punti critici che adottare dossi, restringimenti etc.. insomma ostacoli fisici che rallentino auto e moto perchè chi è alla guida non ha la minima intenzione di farlo.
Di recente ho visto alcuni video su Youtube di un noto urbanista Mikael Colville-Andersen che ha collaborato con la città di Copenhagen, ecco spiegato molto facilmente perchè da loro si vive meglio che da noi, perchè da loro la città è progettata ponendo al centro le persone, non le auto !".

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