giovedì 31 luglio 2014

Cicloposteggi - Aggiornamento files e mappa Google

Dietro la moto arancione si nota uno dei paletti...
Un altro aggiornamento della mappa dei cicloposteggi.
Due le novità principali: posteggio di Via Diaz (Liceo D'Oria) e posteggio di Boccadasse.
In entrambi i paletti sono in buone condizioni ed apparentemente ben saldi a terra.
Il posteggio del Liceo D'Oria dimostra chiaramente come i paletti NON posizionati all'interno dei parcheggi per scooters siano più facilmente accessibili alle bici.
L'unica perplessità riguarda il numero di posti. Nel medesimo punto si poteva facilmente installare una rastrelliera con molti più posti, tanto più che il Liceo D'Oria ha qualche centinaio di studenti...
Invece il cicloposteggio di Boccadasse è stato installato (tanto per cambiare...) su un posteggio scooter preesistente ed è quindi invaso dalle due ruote a motore...anche qui nessun cartello che riervi il posteggio alle bici.
Un'altra novità. Ho trovato online una mappa redatta dal circolo FIAB-ADB Genova relativa per lo più a strutture diverse dai paletti di cui mi sono occupato finora. Visto che si tratta comunque di cicloposteggi su suolo pubblico, ho deciso di iniziare a censire anche questi, tuttavia, mi pare doveroso indicarli con una icona di colore diverso, sia per dare un riconoscimento a chi li ha fatti installare, sia per distinguerli dai "paletti" comunali.
Se conoscete altri esercizi o realtà che hanno installato rastrelliere o paletti per bici, fatemelo sapere scrivendomi a bicigenova.andrea(at)gmail.com ! tanto più il censimento è completo, tanto più è utile.
Per agevolare tutti gli utilizzatori ho realizzato due diverse modalità da cui potete attingere:


File *kml (Google Earth e simili)
Mappa Google (consultazione online o su smartphone)

mercoledì 30 luglio 2014

Consigli per chi inizia o riprende ad andare in bici ... (da BiciZen)


Su BiciZen un interessante articolo che risponde alle domande più frequenti di chi vuole iniziare o riprendere ad usare la bici ... soprattutto in città ....

Per chi inizia...

martedì 29 luglio 2014

Velocisti e ciclisti...

Riporto per intero un bellissimo intervento di Paolo Rumiz sulla ciclabilità in Italia, è estratto da laRepubblica (Paolo Rumiz su Repubblica 29.07.14 ) perchè merita davvero.

In realtà segue a ruota un'ampia riflessione già lanciata da FIAB con questo articolo dal titolo: "Andare in bici non è ciclismo"

 MA SULLE NOSTRE STRADE LE DUE RUOTE SONO UNA SFIDA

MA NON basterà un Nibali a dare dignità alla bicicletta in Italia. Non basterà perché Nibali per primo è figlio — oltre che della sua classe — di un'altra cultura. Il campione di Messina difficilmente porterà i suoi figli su una pista ciclabile. Allo stesso modo, chi come me usa la bici per fare la spesa o andare in vacanza, non me lo vedo proprio andare a fare il tifo in una tappa del Giro. Appartengono a due mondi separati, che non si amano.

Bici e bus: se saran rose... (nel frattempo la ciclabile di via venti è utile o no ?)

La Commissione Trasporti della Camera in sede referente ha approvato il progetto di legge delega per la riforma del Codice della Strada che prevede alcune novità interessanti per i ciclisti urbani.
Ricordiamo che il progetto verrà comunque discussso dalla Camera, probabilmente in autunno, potrà quindi subire ulteriori modifiche.
La principale novità riguarda l'apertura delle corsie preferenziali alle biciclette.
Ricordiamo che attualmente le corsie preferenziali sono riservate a Bus ed altri veicoli pubblici (taxi ed auto di servizio) e quindi vietate al transito delle biciclette.

Molte le voci favorevoli, poche le voci contrarie dal mondo dei ciclisti urbani.
Le posizioni si possono così riassumere:
Favorevoli: uno spazio in più per le bici, ogni iniziativa che aiuti la ciclabilità è comunque positiva,
Contrari: bici e bus sono veicoli con caratteristiche troppo diverse, la convivenza rischia di essere pericolosa per i ciclisti.

lunedì 28 luglio 2014

[repost] Per chi sono disegnate le nostre città...

Qualche tempo fa ho avuto il piacere di rivedere su Youtube un'inchiesta di Report sull'auto: vi consiglio di guardarla, il titolo è "L'auto permettendo". Pur essendo datata 2010, nulla è cambiato da allora.




I dati che vengono forniti sono davvero impressionanti.

Proprio ispirato da quell'inchiesta e dalle recenti esperienze con il passeggino aveva scritto un post sul forum di bicipieghevoli.net che riposto perché sempre attuale. Il medesimo discorso vale anche per le bici che come pedoni, passeggini, portatori di handicap etc... sono utenti "deboli" delle nostre strade.

"Da neo-papà il sabato e la domenica (quando il meteo lo consente) porto a spasso mia figlia con il passeggino, in quella che spesso diventa un'esperienza frustrante (per me, non per lei...).
Non appena varco la porta di casa tutto ciò che mi circonda è assolutamente inospitale perchè disegnato, progettato, studiato ed adattato esclusivamente per rendere la vita meravigliosa alle auto, di certo non alle persone, men che meno a quei soggetti ancora più deboli come neonati, bambini, anziani, portatori di handicap. Diciamola tutta: se fossi un'auto vorrei vivere in Italia. Qualche esempio.
I marciapiedi vengono ridotti a dimensioni lillipuziane per aggiungere una carreggiata stradale, chisssenefrega se pedoni e passeggini devono camminare rasenti al muro nel traffico. Spesso il marciapiede ti molla in una terra di nessuno, in mezzo alla via, senza attraversamento, con attraversamento posizionato in mezzo ad una curva o comunque in una posizione in cui col passeggino devi pregare ed attraversare di corsa... è evidente che chi ha disegnato quella via l'ha fatto su un pezzo di carta alla bell'e meglio in un comodo ufficio tecnico...
Per imboccare le strisce pedonali spesso ti tocca fare lo slalom tra i parcheggi, col risultato che per fare 100 metri finisci col girare mezzo quartiere...spesso bisogna "pianificare" prima da quale lato di strada è meglio passare perchè poi laggiù non passi, o ci son le moto, o il marciapiede finisce nel nulla o c'è un cantiere mezzo aperto, ma devi saperlo 200 metri prima se no ti tocca tornare indietro...
Ovviamente gli altri utenti della strada che vedono un passeggino sul ciglio spesso non si fermano, talvolta accelerano pure cosicché sia chiaro che "non ho la minima intenzione di farti attraversare perchè il tempo è denaro e tu mi stai facendo perder tempo, togliti di lì che devo passare...."
Delle volte penso che se dovessi portare il sommergibile Toti a casa forse farei meno fatica...e di certo sarebbe meno pericoloso  :o
Il parchegggio non è più selvaggio, è semplicemente ovunque ci sia un metro libero, chissenefrega se mi devo sollevare il passeggino tipo maciste, son affari miei, la colpa è mia che non ho caricato mia figlia in auto per fare 300 metri da qui a là, ma ho addirittura preteso di andarci a piedi...
Ovviamente i marciapiedi sono più "marciatank" nel senso che dovrei montare sospensioni a ruote indipendenti ed assicurare mia figlia con cinture speciali ...tanto son malridotti, pieni di buche.
Oramai tutto il nostro mondo è disegnato per le auto, non per noi, e nemmeno ce ne accorgiamo più, naturalmente i soggetti deboli sono quelli che più di altri ne patiscono le conseguenze.
Ecco, secondo me l'unico modo per uscirne (oltre a far aprire gli occhi a chi ci sta intorno) è di ri-disegnare le città a misura NOSTRA non loro !
Non c'è altro modo per fare rallentare il traffico nei punti critici che adottare dossi, restringimenti etc.. insomma ostacoli fisici che rallentino auto e moto perchè chi è alla guida non ha la minima intenzione di farlo.
Di recente ho visto alcuni video su Youtube di un noto urbanista Mikael Colville-Andersen che ha collaborato con la città di Copenhagen, ecco spiegato molto facilmente perchè da loro si vive meglio che da noi, perchè da loro la città è progettata ponendo al centro le persone, non le auto !".

Mappatura dei Cicloposteggi a Genova - Al via primo file test


Ecco il primo file per Google Earth contenente i segnaposti dei cicloposteggi attualmente installati.
Per utilizzare il file bisogna avere Google Earth (www.google.it/intl/it/earth/) o altro programma che sia in grado di leggere i files *.kml.
Oltre al segnaposto, è presente una foto dei paletti ed una descrizione con il numero di posti disponibili. Se il posteggio è fuori uso anche questo viene segnalato. 


Visto il numero di cicloposteggi previsti il file è ampiamente da aggiornare, tuttavia, il file fotografa la reale situazione.
Infatti, alcuni posteggi previsti dal piano del Comune sono posizionati in punti diversi dal previsto, altri risultano assenti ed in particolare ad oggi segnaliamo che non abbiamo trovato i seguenti cicloposteggi:
- Piazza Palermo,
- Piazza Paolo da Novi.
Per il momento non ho indicato in alcun modo queste lacune - per evitare incomprensioni - comunque i posteggi in oggetto li ho cercati e fino a pochi giorni fa non erano presenti.

Questo è il link del file *kml => Cicloposteggi a Genova by Bici Genova (file obsoleto)

Ogni contributo di foto, notizie o files kml è benvenuto, scrivetemi a bicigenova.andrea(at)gmail.com 

giovedì 24 luglio 2014

I cicloposteggi a Genova - Seconda Puntata


Eccoci qua con la seconda puntata della telenovela ...

Abbiamo continuato a censire i paletti e le sorprese non mancano: allontanandosi dal centro le situazioni limite aumentano.

Cominciamo con Tommaseo. La foto a destra non merita ulteriori commenti, questa è la situazione che ho fotografato pochi giorni fa.
Il paletto è stato divelto e qualche anima pia l'ha appoggiato ad un albero.. all'ombra...

Andando verso levante ho trovato altre situazioni-limite.
Per esempio i paletti della stazione di Quarto sembrano male fissati all'asfalto, idem a Quinto Bagnara.
Nel complesso, quelli visionati mi danno l'impressione di essere poco stabili e spesso male ancorati al suolo. Non si capisce se è un difetto di fabbricazione (solo 4 viti ad espansione alla base) o una errata installazione.

Inoltre, alcuni dei paletti programmati io non li ho trovati - ed ho cercato bene !
Per esempio non c'è traccia di rastrelliere in Piazza Palermo - se le sono già portate via o non sono mai state installate ?
Idem per Piazza Paolo da Novi, nessun paletto.

Infine, il vostro eroe non s'è fatto mancare niente ed ha quindi pensato di avvertire l'assessorato con una mail datata 10 luglio... fino ad oggi nessuna risposta, vediamo se nei prossimi giorni ci saranno novità.

Vi invito a scrivere segnalando (e fotografando) le situazioni di degrado dei paletti della vostra zona, l'email dell'assessorato è => assmobilitaetrasporti@comune.genova.it

giovedì 10 luglio 2014

Quando una critical mass a Genova ?

In passato qualcuno ci ha provato, forse esistono ancora gruppi di ciclisti che si vedono, ma immagino che i numeri siano molto bassi, altrimenti la notizia sarebbe apparsa sui media.

Visto che la speranza è l'ultima a morire, continuo a chiedermi se bisognerà spettare ancora molto prima di vedere una critical mass di dimensioni sensibili nella nostra città.

Eppure di bici in giro se ne vedono tante.
Mi chiedo cosa manca, forse un pò più di intraprendenza... un pò di coraggio...

Nel frattempo il documentario che tutti dovrebbero vedere almeno una volta: WE ARE TRAFFIC !



mercoledì 9 luglio 2014

Petizione VOGLIAMO UN PERCORSO CICLABILE PROTETTO A GENOVA


Ho firmato e sostengo la "Petizione Pubblica per un percorso ciclabile protetto a Genova".
Firmate anche voi =>  PETIZIONE
Devo essere sincero, il percorso non mi convince moltissimo: è un percorso per fare una scampagnata, non una ciclabile per chi deve andare da Levante al Centro in tempi ragionevoli.
Resta il fatto che se vogliamo iniziare a cambiare le cose in questa città, da qualche parte bisogna pur cominciare e chi si dà da fare deve essere appoggiato ! anche su iniziative che magari non ci convincono al 100%...

I cicloposteggi a Genova

Rastrelliere in Corso Torino alla sera...
Era il settembre dell'anno scorso allorché il Comune annunciava - nell'ambito della Settimana europea della mobilità sostenibile - di aver varato un progetto per l'installazione di 400 cicloposteggi per biciclette, per un totale di 800 posti bici, sparsi su tutto il territorio cittadino, nei vari municipi.

L'iniziativa, varata dall'assessore Anna Maria Dagnino, sembra davvero imponente e possiamo immaginare che anche il costo non sia stato affatto trascurabile.
Nel complesso, bisogna dirlo chiaro e forte, ogni progetto che incentivi la mobilità ciclabile - se non del tutto illogico ed irrazionale come la pista ciclabile di Via XX - va assolutamente applaudito e sostenuto. Quindi cominciamo col dire: BENE, BRAVI !!!

Purtroppo, però, in Italia spesso accade che dopo l'annuncio e (se va bene) la realizzazione, anche le migliori iniziative finiscano con l'essere abbandonate o dimenticate, con il risultato che a distanza di qualche tempo i soldi spesi si rivelano del tutto sprecati perché il risultato voluto non è stato conseguito.
Ecco, visto che di soldini - soprattutto pubblici - per iniziative lodevoli a favore della ciclabilità ce ne sono sempre pochissimi, francamente vorremmo che almeno quelli spesi servissero a qualcosa !!!
A distanza di nove mesi dal'annuncio abbiamo iniziato a fare un giro in città in cerca di queste rastrelliere, ed i risultati, fino ad ora, sono stati abbastanza scoraggianti.


...le stesse rastrelliere al mattino...
Dopo aver scaricato l'elenco dei cicloposteggi indicato dal Comune (un elenco di massima, va detto, non ci risulta che vi sia alcuna mappa ufficiale), abbiamo cominciato a cercarli.

Cominciamo col dire che molti paletti sono stati installati e questa è una nota assolutamente positiva. Il vero problema è che nessuno - lo ripeto - nessuno dei paletti finora visionati riporta alcuna segnaletica orizzontale o verticale che indichi che si tratta di un parcheggio riservato alle biciclette.
Pertanto, giusto per dirne una, gli scooters parcheggiati in mezzo ai paletti della seconda foto non possono (e non devono !) essere sanzionati perchè nessun cartello dice che quello è un posto riservato alle bici. I proprietari hanno fatto benissimo a parcheggiare lì tanto più che ai lati è un parcheggio per moto e si vedono le righe bianche per terra !!!

L'assenza di cartelli è ancora più grave ladddove si consideri che questi paletti sono state quasi sempre installati in spazi precedentemente dedicati alle moto o inclusi in parcheggi per moto.

Rastrelliera di Via Pisacane (bravo chi la trova...)
Il risultato è che talvolta, come per il posteggio all'incrocio tra Viale Brigate e Via Pisacane, questo è letteralmente sommersa di moto. Anche in questo caso non si può imputare alcunché a chi ha parcheggiato qui perchè non c'è alcun cartello nè alcuna riga che indichi chiaramente che si tratta di un parcheggio riservato alle bici !
Ovviamente, visto il numero enorme di scooters che girano (e parcheggiano in città) questo significa non trovare quasi mai un posto libero al paletto e (quindi) legare la bici al primo palo che si trova.

Ma allora cosa si può fare ?
Tanto per cominciare bisogna segnalare all'assessorato competente questa situazione (assmobilitaetrasporti@comune.genova.it) possibilmente allegando delle foto e chiedere che siano posizionati i cartelli e tracciata (se del caso) la segnaletica orizzontale.
In secondo luogo bisogno mappare questi cicloposteggi. La mappa presente sul sito FIAB-ADB Genova non è aggiornata da tempo ed indica cicloposteggi che non esistono (per esempio Piazza Palermo...).

Prossimamente inizierò a pubblicare un file per Google Earth (ed altri navigatori) con i segnaposto dei paletti ... ogni contributo di foto ed informazioni è assolutamente bene accetto !!
Scrivetemi a bicigenova.andrea(at)gmail.com

lunedì 7 luglio 2014

Olanda così sono nate le piste ciclabili...


Perché un link ?

L'utente che ha caricato in origine il file è stato Ligabo di Wikipedia in italiano [Public domain o Public domain], <a href="http://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ATot%C3%B2%2C_Peppino_e..._la_malafemmina_-_La_dettatura_della_lettera.jpg">attraverso Wikimedia Commons</a>TOTO' Punto
PEPPINO - Punto?  
TOTO' - Due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo! 
 
 "Dimmi chi linki e ti dirò chi sei ! " così si potrebbe declinare oggi il rapporto che si instaura in rete tra siti, blogs e facebook.  
Qualche volta si esagera nel linkare risorse esterne, e lo si fa solo per il gusto di far vedere che si è molto "social".
Invece credo che si debba essere abbastanza parsimoniosi, linkare un sito od un blog significa che si condividono le idee e le risorse in esso presenti.

Per questo motivo nella colonna di destra trovate dei links che ho etichettatto "links interessanti"
Non sono stati scelti  caso, sono siti, bloogs o pagine facebook che trovo interessanti (per vari motivi) o che credo sia giusto pubblicizzare.
L'ultimo arrivato è il blog di Mammifero Bipede (http://mammiferobipede.wordpress.com/). 
Ecco, voglio segnalare questo blog perchè è davvero molto interessante, vale la pena spendere del buon tempo a gironzolare tra le sue pagine.
Tanto per cominciare è scritto bene (il che non guasta...), in secondo luogo ha una grafica semplice e e piacevole - e quindi si legge anche bene.

venerdì 4 luglio 2014

Quel pasticciaccio brutto di Via XX Settembre...

Genova Via XX Settembre
Scrivere in poche righe la storia degli ultimi cinque anni della via centrale di Genova, Via XX Settembre, significa descrivere un'epopea di annunci, marcie indietro, progetti ed idee le più strampalate che si possano immaginare.
Via venti (come la si chiama noialtri...) sembra diventata il laboratorio in cui le amministrazioni che si susseguono sperimentano qualunque alchimia possibile; è il terreno di scontro su cui si gioca la battaglia finale tra ambientalisti, commercianti, autisti amt e comune.
In una cacofonia di proposte, mugugni e soldi pubblici spesi più o meno bene, questa via che una volta aveva una sua identità molto precisa ed era davvero il salotto della città rischia di essere declassata a mero campo di battaglia di interessi di varia natura, ad armageddon delle pulsioni individuali.

Ora è esploso il dibattito sul progetto di realizzazione di una ciclabile......se ne parla dal 2009.
Chi ha tempo e voglia segua il dibattito e faccia pure il tifo per chi preferisce.
Sinceramente faccio fatica a schierarmi con chicchessia, in primo luogo perché questa è una non-discussione su 800 metri, lo ripeto 800 metri di strada che portano da nulla a nulla, mentre l'altra ciclabile, quella di Via Buozzi (che poi chiamarla ciclabile è un insulto, visto che cammina un pò sul marciapiede, un pò tra i parcheggi...) è in condizioni pietose da anni, senza che l'amministrazione abbia mai mosso un dito, guardate questo video e giudicate voi:
Pista Ciclabile di Genova -12 febbraio 2012

Negli ultimi giorni gli uffici comunali han cercato di convincerci del fatto che si tratterebbe dell'inizio e che altri assi sono previsti.
Francamente non ci credo, ma del resto - diciamocelo chiaramente - noi ciclisti urbani genovesi siamo l'evoluzione della specie... a noi la ciclabile in via xx tutto sommato così com'è, isolata, non serve.

Campagna "Saluta un amico !"

Jennifer Aniston BicycleDi giorno in giorno incrocio sempre più ciclisti urbani (anche pieghevolisti), moltissime donne (elettrificate e non...) ...
Da qualche giorno ho iniziato a salutare tutti i ciclisti urbani che incrocio, un doppio scampanellio, e molti mi rispondono !

Siamo pochi, ma stiamo crescendo, è bello incrociare altri ciclisti urbani e salutarsi...  ed allora anche tu
SALUTA UN AMICO !!!

martedì 1 luglio 2014

Pronti, ai posti, via !

Cos'è sto robo qui ??
Questo blog è il mio diario di bordo, ed io mi chiamo Andrea e sono un ciclista urbano che vive e lavora a Genova.

Cos'è un "ciclista urbano" ?
Un ciclista urbano è una persona che sceglie di utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto principale nei suoi spostamenti quotidiani.

A Genova non si può, ci sono troppe salite !
A Genova si può eccome ! ed il numero di ciclisti urbani che incrocio sulle strade sta aumentando a vista d'occhio.
Siamo ancora in pochi, ma chissà che questo blog non infonda un pò di coraggio nei miei concittadini !!!
Naturalmente la particolare orografia della nostra città richiede un pò di accortezza, ma oggi tra gps, navigatori, mappe online, bici elettriche etc... ci sono tutti gli strumenti per usare la bici anche da noi senza essere dei campioni.

Perchè hai deciso di pubblicare un blog ?
Perché voglio dare un contributo sull'argomento, se possibile.
Credo che la discussione ed il confronto - anche se virtuale - siano un mezzo insostituibile per migliorare la nostra vita e le nostre città.

Ci si vede in giro !